COMPOST
Tuttavia, come accennato in precedenza, questi scarti di lavorazione, oltre ad essere utilizzati singolarmente, possono essere destinati, sia per volontà del produttore (art. 183, comma 1, lett. a), che per mancanza dei requisiti oggettivi di cui all’art. 184-bis (sottoprodotti), ad operazioni di trasformazione aerobica; si pensi alla trasformazione di più matrici organiche, secondo quanto previsto dalla Legge 75/2010 (Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti, a norma dell’articolo 13 della legge 7 luglio 2009, n. 88), nonché per la produzione di compost di qualità nel rispetto delle operazioni tecniche indicate nell’allegato “C” del D.Lgs. 152/06.
Anche la trasformazione di alcune matrici organiche di origine domestica, come disposto dal Legislatore in sede di approvazione del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e s.m. ed integrazioni costituiscono attività di recupero; oltre alla attività di tipo imprenditoriale, sono state prese in considerazione anche le attività di autosmaltimento nel luogo di produzione. Si pensi all’autocompostaggio domestico, sempreché ciò sia realizzabile senza arrecare danno alla salute pubblica e disagio a terzi, in particolare presso nuclei abitativi isolati in cui vi è la disponibilità di un piccolo orto, un giardino e/o un piccolo parco. Seguono alcune figure di esempi di compostiere domestiche. (Figg 1, 2, 3, 4 e 5).
Fig. 1: Es. di compostiere domestiche Fig. 2
Fig. 3 Fig. 4
Fig. 5
Oltre alle attività di autosmaltimento domestico di cui abbiamo fatto cenno sopra, gli scarti derivanti dalle attività agricole, già individuati dall’art. 185 del D. Lgs. 152, quali ad esempio quelli derivanti dall’orticoltura, dall’acquacoltura, dalla selvicoltura, dalla caccia e dalla pesca, dal trattamento e dalla preparazione di alimenti, nonché i rifiuti speciali non pericolosi indicati con il codice CER 02.00.00, nell’Allegato D, alla Parte IV^ del summenzionato D. Lgs. 152/06, unitamente agli scarti derivanti dall’alimentazione (frazione umida dei Rifiuti Solidi Urbani), possono essere destinati alla produzione di ammendanti agrari; più precisamente il “compost”.
Le operazioni di compostaggio consistono in un processo di maturazione biologica controllata, in ambiente aerobico, della sostanza organica di residui animali e vegetali attraverso il quale si ha produzione di materiali a catena molecolare più semplice, più stabili, igienizzati, ricchi di composti umici utili, in definitiva, per la concimazione delle colture agrarie e per il ripristino della sostanza organica nei suoli.
Impianto di maturazione del compost in ambiente confinato.
Il processo avviene ad opera di diversi ceppi di microrganismi operanti in ambiente aerobico: batteri, funghi, attimomiceti, alghe, protozoi, presenti naturalmente nelle biomasse organiche o artificialmente apportati con eventuale materiale innocuo.